Tromboflebite: quali sono le cause e i sintomi
La tromboflebite è una condizione medica caratterizzata dall’infiammazione di una vena associata alla formazione di un trombo, ovvero un coagulo di sangue.
Questa patologia può colpire qualsiasi distretto corporeo, ma interessa più comunemente le vene superficiali degli arti inferiori. Sebbene possa sembrare una condizione minore, se non adeguatamente trattata la tromboflebite può portare a complicanze gravi, soprattutto quando evolve in trombosi venosa profonda (TVP).
Cos’è la tromboflebite
Si definisce tromboflebite l’infiammazione di una vena causata dalla presenza di un coagulo di sangue (trombo) al suo interno. Quando questa condizione si verifica in una vena superficiale si parla di tromboflebite superficiale, mentre quando colpisce una vena profonda si parla di trombosi venosa profonda (TVP).
Le vene superficiali più colpite sono quelle delle gambe, come la grande e piccola safena. La condizione si manifesta con dolore, arrossamento e gonfiore nella zona interessata, e, sebbene spesso sia una condizione autolimitante, può portare a complicanze significative.
Cause della tromboflebite
Le cause della tromboflebite sono molteplici e includono fattori di rischio generali e locali.
Tra i principali vi sono:
- Immobilità prolungata — come durante lunghi viaggi o dopo interventi chirurgici;
- Lesioni venose — spesso dovute a traumi o all’inserimento di cateteri endovenosi;
- Età avanzata;
- Gravidanza;
- Uso di contraccettivi orali o terapia ormonale sostitutiva;
- Obesità;
- Cancro;
- Disordini della coagulazione del sangue;
- Malattie infiammatorie croniche;
- Infezioni:
- Insufficienza venosa cronica.
Sintomi
I sintomi della tromboflebite variano a seconda della gravità e della localizzazione della condizione.
Nelle forme superficiali i sintomi includono dolore localizzato, arrossamento, gonfiore e calore lungo il decorso della vena interessata.
In alcuni casi, la vena può apparire dura al tatto e palpabile come un cordone sotto la pelle.
Nella trombosi venosa profonda i sintomi possono essere meno eclatanti, ma includono gonfiore significativo della gamba, dolore profondo, e – talvolta – febbre.
Rischi e conseguenze della tromboflebite
La principale complicanza associata alla tromboflebite è il rischio di evoluzione in trombosi venosa profonda (TVP). La TVP può infatti portare a embolia polmonare, una condizione grave che richiede un intervento medico della massima urgenza.
Altre conseguenze a lungo termine possono includere l’insufficienza venosa cronica, una sindrome caratterizzata da gonfiore persistente, dolore e ulcere venose.
Va inoltre ricordato che episodi ricorrenti di tromboflebite possono rappresentare una spia d’allarme per un problema sistemico come una malattia trombofilica, che aumenta il rischio di ulteriori eventi trombotici.
Diagnosi
La diagnosi specialistica di tromboflebite si basa su un’attenta valutazione clinica e sull’uso di esami strumentali. La visita angiologica è fondamentale per identificare i segni clinici e valutare la storia del paziente, con particolare attenzione alle condizioni predisponenti.
Uno degli esami più utilizzati per la conferma della diagnosi è l’ecocolordoppler venoso degli arti inferiori, che consente di visualizzare le vene e valutare la presenza di trombi, oltre a determinare il grado di ostruzione e la velocità del flusso sanguigno.
Terapia
Il trattamento della tromboflebite dipende dalla sua localizzazione e dalla gravità della condizione. Nella maggior parte dei casi di tromboflebite superficiale, il trattamento include l’utilizzo di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) per ridurre l’infiammazione e il dolore, insieme all’applicazione di impacchi caldi e all’elevazione dell’arto.
Nei casi di TVP o quando c’è un rischio elevato di embolia polmonare è necessaria invece la terapia anticoagulante, che può includere eparina o altri anticoagulanti assunti per via orale. In alcuni casi selezionati, può essere indicato un intervento chirurgico per rimuovere il trombo o inserire un filtro nella vena cava per prevenire l’embolia polmonare.
Prevenzione
La prevenzione della tromboflebite si basa sulla riduzione dei fattori di rischio modificabili e sull’adozione di misure preventive nelle situazioni ad alto rischio. È infatti fondamentale mantenere una buona mobilità, soprattutto durante lunghi viaggi o lunghi periodi di immobilità (come dopo un intervento chirurgico), attraverso l’esecuzione di esercizi semplici per il movimento delle gambe e l’utilizzo di calze a compressione graduata.
Inoltre, in pazienti ad alto rischio, potrebbe essere indicato l’uso profilattico di farmaci anticoagulanti. Non vanno inoltre dimenticati gli accorgimenti più semplici: l’adozione di uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata, il controllo del peso corporeo, e l’astensione dal fumo, possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare tromboflebite.
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Bibliografia
Pathogenesis, diagnosis and therapy of thrombophlebitis and varicophlebitis – Rudofsky G. Pathogenese, Diagnostik und Therapie der Thrombo-/Varikophlebitis [Pathogenesis, diagnosis and therapy of thrombophlebitis and varicophlebitis]. Herz. 1989 Oct;14(5):283-6. German. PMID: 2680851.