Soffio al cuore, cos’è e quando preoccuparsi

Di soffio al cuore si parla almeno dall’inizio del XVII Secolo, epoca dell’invenzione dello stetoscopio (lo strumento per auscultare i pazienti) da parte del Medico Renè Laennec per impedire di dover auscultare il torace delle donne poggiandovi sopra l’orecchio.

Da allora la presenza di tali rumori rappresenta la principale motivazione al ricorso ad una visita cardiologica, specie in età pediatrica.

Cos’è il soffio al cuore?

Con il termine soffio si intende il rumore prodotto dalle vibrazioni causate dal passaggio del sangue attraverso il cuore (camere cardiache e, soprattutto, valvole) ma non solo: basti pensare ai soffi provocati dalle stenosi (restringimenti) delle arterie, come ad esempio qulle carotidi, che portano il sangue al cervello.

I principali meccanismi con i quali si generano tali soffi sono:

  • Turbolenze del flusso sanguigno provocate da passaggi in spazi ristretti, come valvole stenotiche, forami intracardiaci etc.;
  • Rigurgiti di sangue dovuti a valvole incontinenti;
  • Vibrazioni cardiache;
  • Alterazioni della frequenza dei battiti;
  • Etc.

Tuttavia, anche cause non riconducibili all’attività cardiaca possono essere in grado di provocare soffi al cuore, tipo la febbre, l’anemia, le fistole artero-venose, ovvero il passaggio anomalo di sangue tra arterie e vene, come ad esempio le fistole per la dialisi, etc.

Soffi al cuore innocenti o anomali

È bene specificare subito come avere un soffio al cuore non rappresenti una malattia e non vuol dire essere per forza malati di cuore, ma rappresenta il segno di una possibile malattia cardiaca, un sintomo che ci deve spingere a fare una visita cardiologica e dei controlli strumentali.

Nel 20% dei casi circa il soffio non è benigno o innocente, ma la spia sonora di una cardiopatia.

Si afferma infatti come praticamente tutti i bambini abbiano un soffio al cuore durante la loro infanzia e come a solo l’1% di questi soffi corrisponda una reale patologia cardiaca.

Con l’invecchiamento la frequenza di soffi innocenti diminuisce, aumentando la possibilità che un soffio non sia funzionale.

L’ascoltazione cardiaca rappresenta ancora oggi uno degli elementi fondamentali della visita medica, specie quella cardiologica, anche se le recenti tecniche diagnostiche strumentali (tipo ecocardiogramma) potrebbero far immaginare l’opposto.

Tuttavia, prima di parlare di soffi al cuore, è bene prima ricordare da un lato l’anatomia cardiaca e, dall’altro, il significato dei toni cardiaci.

Un po’ di anatomia cardiaca

Il cuore è un muscolo fondamentale in continua attività di pompa contrattile, composto da 4 stanze: 2 superiori (atri) e 2 inferiori (ventricoli).

La parete interna che separa gli atri si chiama Setto interatriale, mentre quella che separa i ventricoli è il Setto interventricolare: entrambi sono, in condizioni normali, totalmente chiusi.

A destra all’atrio arrivano le vene cave (Superiori ed Inferiori), il cui sangue passa successivamente dall’atrio al ventricolo destro, che sono funzionalmente separati dalla valvola tricuspide, che deve chiudersi completamente durante la fase di riempimento dell’atrio e deve aprirsi completamente durante il passaggio del sangue al ventricolo.

Dal ventricolo destro il sangue passa alle arterie Polmonari.

Tale passaggio è regolato dalla valvola Polmonare, che si chiude durante il riempimento ventricolare e si apre durante il suo svuotamento.

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Dalle arterie Polmonari il sangue passa attraverso i vasi più piccoli dei polmoni, ove avviene lo scambio tra l’anidride carbonica e l’ossigeno, per poi passare alle vene Polmonari e rientrare al cuore all’atrio sinistro.

Tra atrio sinistro e ventricolo sinistro si trova la valvola Mitrale, che si chiuderà durante il riempimento dell’atrio e si aprirà durante il suo svuotamento.

Una volta giunto al ventricolo sinistro il sangue sarà pompato verso l’Arteria aorta per essere condotto il tutto il resto del corpo. Affinchè ciò avvenga la Mitrale deve chiudersi mentre deve aprirsi la valvola Aortica, facente parte dell’arteria omonima.

Tale fine meccanismo valvolare permette le due fasi principali dell’attività cardiaca: la Sistole e la Diastole.

Durante la Sistole il cuore si contrae favorendo il passaggio del sangue dai ventricoli alle arterie (Polmonari ed Aortica), mentre durante la diastole il cuore si distende ed i ventricoli si riempiono del sangue proveniente dagli atri.

Toni cardiaci generati dal passaggio del sangue

Tali attività meccanica è in grado di generare dei rumori cardiaci denominati toni cardiaci, principalmente due. In particolare abbiamo:

  • Il I tono, che corrisponde alla chiusura delle valvole atrio ventricolari ed alla Sistole ventricolare e che prende il nome di Tono sistolico;
  • Il II tono, che corrisponde alla chiusura delle valvole polmonari ed aortiche ed alla Diastole e che viene chiamato II Tono diastolico.

Ebbene: i soffi cardiaci, qualora presenti, si possono ascoltare dopo il I Tono (Soffio Sistolico) o dopo il II Tono (Soffio Diastolico).

Quali sono le cause dei soffi cardiaci?

Le cause di questi soffi al cuore sono diverse:

  • Malformazioni cardiache (cardiopatie congenite): ovvero difetti dei setti interatriale, interventricolare, difetti associati, malformazioni valvolari ecc.;
  • Cardiopatie acquisite: ovvero vizi valvolari tipo stenosi (restringimento) od insufficienza (quindi un’incompleta chiusura) delle singole valvole, anche associati;
  • Scompenso cardiaco: insufficiente capacità funzionale dell’attività cardiaca
  • Etc.

Ogni tipo di malattia cardiaca è così in grado di generare un tipo di soffio che si caratterizzerà da quelli provocati da altre malattie per tempistica all’interno del ciclo cardiaco, durata, frequenza, configurazione, sede di maggior udibilità o di trasmissione ecc.

L’intensità dei soffi è definita da una Scala a 6 gradi, da 1 a 6, potendo variare a seconda della postura assunte dal paziente, da manovre respiratorie ed altri test funzionali. Allorquando si raggiungono i 2 gradi più severi si potrà anche percepire un fremito nell’aria cardiaca.

In caso di riscontro di soffio al cuore risulta necessario effettuare:

  • Una accurata visita medica cardiologica
  • Un Ecocardiogramma colordoppler, che ci fornirà le indicazioni sull’anatomia cardiaca e sul suo funzionamento
  • Un Elettrocardiogramma, che ci potrà fornire utili indicazioni sull’attività elettrica cardiaca
  • Solo per casi particolari risulterà necessario integrare gli accertamenti con una TAC o una RMN.

Soffio al cuore, informazioni e consigli da CardioCenter a Napoli

Da CardioCenter a Napoli è possibile eseguire gli esami di cardiologia e angiologia, sia in convenzione SSN che in regime privato. Fanno eccezione la Visita Angiologica e la Scleroterapia che si eseguono solo privatamente.

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Responsabilità dei contenutiSupervisione editoriale e scientifica
Dr Giuseppe Lavecchia – Specialista in Cardiologia
Dr Maurizio Lombardi – Specialista in Angiologia
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Bibliografia

Thomas SL, Heaton J, Makaryus AN. Physiology, Cardiovascular Murmurs. [Updated 2023 Jul 17]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK525958/

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